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analisi bioenergetica 2017-11-30T17:09:22+00:00

Alexander Lowen e l’Analisi Bioenergetica

L’ Analisi Bioenergetica è stata fondata negli anni cinquanta dal medico e psicoanalista americano Alexander Lowen. Egli fu allievo di Wilhelm Reich, psicoanalista viennese, allievo a sua volta di Sigmund Freud, ma che presto si distaccò dalle idee del maestro aprendo la strada al corpo all'interno della Psicoterapia. Reich per primo osservò una struttura di tensioni muscolari nel corpo dei pazienti che assolveva alla stessa funzione delle difese psicologiche organizzate nel loro carattere. Lowen approfondì il lavoro di [...]

La forma umana è modellata dall’amore e dalla delusione […], attraverso le forme somatiche conosciamo la soria genetica, personale e sociale degli individui”
S. KELEMAN

Il ruolo del corpo nella psicoterapia Bioenergetica

L'analisi Bioenergetica è una forma di Psicoterapia definita anche somatico-relazionale, che unisce al lavoro mentale, tramite il mediatore della parola, il lavoro con il corpo. Cardini di questo approccio sono la respirazione, la postura (grounding/contatto con il suolo), le tensioni muscolari croniche (e dei tessuti profondi). L'assunto di base è che le esperienze della vita che ci hanno reso ciò che siamo sono registrate ed inscritte nel corpo, oltre che nel nostro funzionamento mentale ed espressivo/corporeo. Questa forma [...]

A chi si rivolge

È indicata per tutte le persone che vivono e/o attraversano un momento di disagio o difficoltà esistenziale e vogliono intraprendere un percorso terapeutico ed evolutivo che le accompagni verso una migliore qualità della propria vita ed una migliore realizzazione di se stessi.

Il Setting: le modalità di lavoro dell’Analisi Bioenergetica

L’analisi Bioenergetica prevede alcune modalità di lavoro: la terapia individuale; la terapia di coppia e di gruppo; le classi di esercizi bioenergetici; le maratone esperienziali/formative e/o terapeutiche. Ciascuno di questi ambiti è strutturato in uno specifico setting, che designa l’insieme delle modalità per lo svolgimento del percorso specifico:

Solitamente non ci permettiamo di rilassarci pienamente, respirare profondamente e sentire intensamente” A. LOWEN

Psicoterapia individuale

L’Analisi Bioenergetica è una forma di Psicoterapia a mediazione corporea, definita anche somato-relazionale, che considera il disagio da un punto di vista olistico e coinvolge una dimensione corporea, una intrapsichica ed una relazionale. La relazione tra cliente e terapeuta diviene il filo conduttore per un percorso di integrazione tra i livelli di esperienza corporea, emotiva e cognitivo-verbale, per favorire esperienze emotive correttive profonde, in cui i processi relazionali, intrapsichici e corporei sono mobilitati ed integrati operando una modificazione psico-fisica, liberando la forza vitale e la possibilità del soggetto di emergere e di esprimersi nel mondo con piacere, armonia e gratificazione.

Psicoterapia di coppia

L’Analisi Bioenergetica utilizza svariati “esercizi” ed “esperienze” di coppia che si riferiscono ad aspetti dell’essere in relazione con l’altro: esercizi sui confini, sullo sguardo, sul contatto, sull’espressione dell’aggressività, sul sostegno, sulla separazione ed individuazione e altri ancora.

Inserire tutto questo nel lavoro con una coppia reale permette un potenziale terapeutico maggiormente arricchente in quanto coinvolge le dimensioni relazionale, corporea, intrapsichica ed emotiva.
Questo può creare le basi corporee per un migliore ascolto di se stessi e dell’altro e per migliorare la qualità dello stare in relazione.

Psicoterapia di gruppo

L’Analisi Bioenergetica contempla anche il lavoro psicoterapeutico in gruppo, ponendo sempre l’attenzione alle dimensioni relazionali, corporee, intrapsichiche ed emotive. Il gruppo è un fenomeno complesso e proprio per questo ricco di potenzialità trasformative per il gruppo stesso e per gli individui che lo compongono. Si favoriscono dei cambiamenti nella sensibilità, nella capacità di gestire ed esprimere i sentimenti, nella direzionalità della motivazione, negli atteggiamenti verso il Sé e verso gli altri.

L’obiettivo è quello di migliorare la capacità di esprimere se stessi con fluidità e di realizzarsi maggiormente nell’incontro col mondo esterno.

Classi di esercizi bioenergetici

La classe di esercizi bioenergetici hanno la finalità di promuovere la salute, prevenire la malattia e ridurre lo stress psico-corporeo. Scopo degli esercizi bioenergetici è aiutare ad entrare in più profondo contatto col proprio corpo, accrescendo le sensazioni in esso; diventare consapevoli delle tensioni muscolari e lavorare sul movimento e sulla respirazione in modo graduale, per favorirne il rilascio.
Sbloccando così l’energia (metabolica) intrappolata nel corpo e permettendone un fluire più libero ne consegue un maggior senso di vitalità che accresce la capacità di sentire piacere, la motilità ed il benessere ad un livello sia muscolare che emozionale.

Maratone terapeutiche di Bioenergetica

In una maratona di Bioenergetica, a carattere terapeutico e residenziale, ci si concede un lungo tempo per respirare, per sentire e conoscere meglio le proprie risposte corporee, i propri processi mentali e le modalità relazionali con cui si è soliti interagire con gli altri e l’ambiente circostante.

Un tempo per prendersi cura di se stessi. Il contesto del gruppo, attraverso le innumerevoli dinamiche relazionali, permette di conoscere meglio chi si è, sia a livello mentale, che corporeo, che emotivo, aumentando una comprensione e gestione dei propri affetti per una migliore qualità della vita e realizzazione di sé.

Maratone esperienziali/ formative di Bioenergetica

Se l’esperienza è tutto ciò che accade dentro l’organismo e che potenzialmente può diventare cosciente, quanto più si accompagna la persona a riabilitare nuclei di percezioni escluse alla coscienza tanto più si permette una maggiore competenza corporeo/espressiva ed emotiva al servizio della realizzazione di se stessi. Si tratta di aumentare la fiducia nel proprio corpo emotivo ed espressivo, e potersi permettere, in coscienza, quei vissuti altrimenti negati al proprio sentire. Si propone un’attività esperienziale che nei giusti tempi del sentire, mitigando l’egemonia dell’intelletto, permetta di riprendere contatto con nuclei autentici del proprio Sé, e riavvicinarsi alla propria verità psico-corporea.

Funzione energetica, grounding,
respiro, movimento, tensioni muscolari croniche

Funzione energetica

Concetto base dell’Analisi Bioenergetica è quello dell’identità e antitesi funzionale Psicosomatica (mente/corpo, dei processi fisici e mentali): ciò che in superficie funziona in modo antitetico in profondità è unito (funzione energetica). Ogni organismo vivente funziona secondo un processo di energetico di carica, contenimento e scarica dell’energia metabolica, ottenuta attraverso la respirazione e il cibo. Se le fasi di questo processo sono in un buon equilibrio, in seguito l’organismo potrà rilassarsi profondamente. Nella terapia Bioenergetica ci si pongono domande del tipo: quanta energia è coinvolta nell’organismo? In che modo viene espressa? Quale è il modo in cui viene distribuita? Cos’è che impedisce l’espressione di tale energia? Qual’è la parte del corpo in cui vi è un maggiore ingorgo (o scarica) di energia? Cos’è che impedisce il flusso nelle aree meno o sovra-caricate?

Grounding

Il grounding (o radicamento) significa letteralmente avere i piedi ben piantati per terra, essere radicati nella propria verità, accettando se stessi e i propri vissuti. Una persona, acquistando grounding, diventa più consapevole, più capace di esprimersi e più padrona di sé: avendo una sua “posizione”, sa dove è e chi è. Il grounding rappresenta il contatto della persona con le realtà di base della propria esistenza, che in tal modo radicata nella terra, identificata con il proprio corpo, consapevole della propria sessualità, è tesa verso il piacere.

“Il grounding è un processo energetico nel quale un flusso di eccitazione attraversa il corpo dalla testa ai piedi.” A. Lowen

Respiro

“La profondità del respiro ha effetto sull’intensità della sensazione: trattenendo il respiro possiamo ridurre o attutire la sensazione. Così come forti emozioni stimolano il respiro, la sua attivazione fa emergere sentimenti repressi.” A. Lowen

“La sensazione viene determinata dalla respirazione e dal movimento. Un organismo percepisce soltanto ciò che si muove all’interno del corpo.”  A. Lowen

Movimento

La vita emotiva di un individuo dipende dalla motilità del corpo e del flusso dell’eccitazione che lo pervade. Il movimento dipende dall’interconnessione dei muscoli, dalla mobilità delle articolazioni, da tendini e legamenti e dalla possibilità e volontà di metterli in azione. La motilità dipende dal movimento dei liquidi interni o plasma (milieu). Nella motilità sta tutto il nostro sentire: piacere, rabbia, dolore, tristezza, eccitazione … Tutta la vita di un individuo sta nel sentire. La regolazione affettiva interviene sui movimenti del corpo (interni/esterni) attraverso l’azione inconscia su tessuti e cavità (rigidità, lassità, gonfiore, densità).

“Una terapia che incoraggia il movimento espressivo accresce la motilità dell’organismo, ne migliora l’aggressività e crea un senso di forza a livello sia fisico che psichico” A. Lowen

Tensioni muscolari croniche

Le tensioni muscolari croniche rappresentano la controparte fisica di conflitti psichici irrisolti; attraverso di esse i conflitti si strutturano nel corpo sotto forma di restrizione del respiro e limitazione della motilità e della mobilità, perciò di sensazioni e sentimenti. Si tratta di tensioni che si sviluppano lentamente, attraverso ripetute esperienze ‘traumatiche’ della prima e seconda infanzia e si cronicizzano diventando parte inconsapevole della struttura corporea e del modo di essere di ognuno. Si perde pertanto la consapevolezza del loro significato, del perché si siano sviluppate e del come potersene liberare.

“L’emozione che non può essere espressa si trasforma in tensione per i muscoli che dovrebbero essere coinvolti nella sua espressione” A. Lowen

“Ogni spasmo muscolare cronico è una restrizione della libertà individuale di movimento e di espressione […], in questo caso lo scopo della […] Bioenergetica è quello di restaurare la naturale mobilità del corpo. La mobilità si riferisce ai movimenti spontanei o involontari del corpo sui quali si basano i più ampi movimenti coscienti” A. Lowen

Difese psico-corporee,
struttura caratteriale, lettura del corpo

Difese psico-corporee

“…nel corso dello sviluppo del bambino, la negazione protratta di cinque diritti fondamentali (di esistere, di aver bisogno, di essere autonomo, di imporsi, di amare sessualmente) pare costringerlo a dissociarsi dall’area del proprio corpo, implicata nella rivendicazione dello specifico diritto negato, serrandolo nella morsa di una tensione che appare necessaria a impedirne l’espressione e quindi l’appagamento […]. In cambio del paradiso così perduto egli riceve […] l’illusione che il non sentire, cioè il dissociare il piano fisico della sensazione dal piano psicologico della percezione dotata di emozione e di significato, lo metta al sicuro da un ambiente correttamente o erroneamente percepito come minacciante[…], perdiamo la capacità di riconoscere il corpo come il modo della nostra esperienza e cominciamo a ritenerlo semplicemente un mezzo attraverso il quale entriamo in contatto con il mondo” (A.Lowen)

Struttura caratteriale

Parlando in generale il carattere si forma come risultato del conflitto tra i bisogni istintuali e le richieste culturali che agiscono tramite i genitori che richiedono ai figli atteggiamenti e comportamenti destinati ad adattare il bambino alla famiglia e alla matrice sociale. Il bambino si oppone a queste richieste perché equivalgono a un addomesticamento della sua natura animale. Quindi il bambino deve essere domato per diventare parte del sistema […] . Paragonerei il carattere, a livello psicologico e fisico, al guscio di una conchiglia. Uscire dal carattere è come nascere o, per meglio dire, rinascere. Per un individuo consapevole è un passo che fa molta paura e appare molto pericoloso […]. Vivere nel guscio sembra garantire la sopravvivenza, anche se rappresenta una pesante limitazione nella propria vita” (A. Lowen).

Lettura del corpo

La condizione umana, qualunque essa sia, è sempre una comunicazione con il mondo esterno; non si può non comunicare. Ognuno è la somma delle proprie esperienze di vita, scolpite nel corpo e iscritte nella personalità. Mostriamo, costantemente, tratti autobiografici irriducibili, che proiettano un’immagine esterna che si fanno narrazione. La forma e l’espressione corporea diviene quindi segno dell’emozione o del turbamento che ne è all’origine, ed essendo segno universale, può venire compreso dall’interlocutore.

Come un taglialegna riesce a leggere la storia della vita di un albero da una sezione del tronco, così è possibile leggere la storia della vita di una persona dal suo corpo […] ..lo sguardo degli occhi, l’espressione del volto, il portamento della testa, la postura del corpo, il colore della pelle, il tono dei muscoli, il timbro della voce, la stazione delle gambe, la motilità del bacino, la spontaneità dei gesti, le proporzioni tra le parti, le articolazioni rigide, i distretti corporei rigidi o lassi … il linguaggio del corpo […] se l’osservatore lo sa leggere, non può ingannare […]. La vita di una persona è quella del suo corpo: noi siamo il nostro corpo ed esso ci rivela chi siamo” (A.Lowen)

Esperienza e relazione tra corpo,
mente, emozioni e relazioni

Psico-terapia esperienziale

Durante le sedute terapeutiche con l’approccio Bioenergetico sono previste delle attività esperienziali che, tramite il coinvolgimento del corpo, sono finalizzate a produrre esperienze emotive correttive.

L’unico modo in cui gli uomini possono imparare è attraverso il sentire, attraverso l’esperienza personale, fisica, concreta“. (A.Lowen)

Dimmi e io dimenticherò, fammi vedere e, forse, ricorderò, coinvolgimi ed io capirò “(Proverbio)

Relazione fra corpo, mente, emozioni e relazioni interpersonali

Ogni setting diadico, finalizzato alla cura o al benessere della persona, contiene due corpi, due menti, una relazione, sentimenti ed emozioni di entrambi. I corpi divengono teatro delle rappresentazioni mentali, delle sensazioni, del movimento (motilità e mobilità), della relazione, delle emozioni … L’Analisi Bioenergetica allarga i tradizionali orizzonti psicoanalitici e considera la relazione tra paziente e analista come principale agente terapeutico. Si sottolinea l’aspetto insito nelle tre dimensioni dell’analisi bioenergetica, ovvero il fatto che ogni esperienza affettiva umana possiede una dimensione corporea, una intrapsichica e una relazionale. Queste tre dimensioni dell’affettività hanno la stessa relazione di identità funzionale che troviamo tra corpo e mente. Ciò vuol dire che ad un livello superficiale sono entità separate, mentre sono profondamente unite ad un livello più profondo. In ogni esperienza emozionale i tre aspetti della realtà della persona sono fondamentalmente uniti tra loro. L’esperienza emozionale è determinata da processi energetici. A. Lowen già nel 1963 esprimeva una concezione di fatto molto simile a questa:

Lo scopo della terapia è raggiungere un contatto migliore con la realtà. Il termine ‘realtà’ deve però essere compreso. Per ogni paziente la realtà include in toto i processi psichici, le relazioni interpersonali ed il funzionamento psico-corporeo, (…) a ciascuno di questi tre aspetti della realtà corrisponde un approccio specifico per il trattamento dei problemi di personalità.” A. Lowen

Ognuna di queste dimensioni (mentale, corporea, relazionale) corrisponde ad un agente terapeutico e procedurale specifico. La mobilitazione del corpo rappresenta una via d’ingresso diretta a raggiungere e produrre un cambiamento a livello corporeo. Il lavoro con la relazione analitica è il modo diretto per produrre un cambiamento a livello delle capacità relazionali della persona. L’analisi e la risoluzione del transfert (meccanismo per il quale un individuo tende a trasferire schemi di sentimenti, emozioni e pensieri sulla persona del terapeuta) è la via diretta per produrre un cambiamento a livello intrapsichico. Un’azione diretta ad un livello, necessariamente produce, indirettamente, un effetto sugli altri due. In Analisi Bioenergetica il lavoro corporeo costituisce l’asse attorno al quale le altre due dimensioni vengono articolate.

Il terapeuta conferirà un valore maggiore all’una o all’altra via d’accesso a seconda dell’origine delle problematiche della sfera affettiva del paziente.

L’Analisi Bioenergetica nasce negli Stati Uniti durante gli anni cinquanta da Alexander Lowen, un allievo di Wilem Reich. Nel 1956 nasce l’ Institute for Bioenergetic Analysis a New York. Vent’anni dopo, nel 1976, vista la continua espansione della bioenergetica oltre i confini americani, fu creato l’International Institute for Bioenergetic Analysis (I.I.B.A.) sempre con sede a New York. Fu introdotta in Italia negli anni settanta per iniziativa di un gruppo di terapeuti di formazione reichiana. A loro si deve la fondazione della prima Società di Analisi Bioenergetica in Italia nel 1974, la prima in Europa, da cui si sviluppò l’attuale SIAB.

La S.I.A.B. è oggi la più grande ed importante associazione di psicoterapia a mediazione corporea in Italia ed è inoltre tra le più importanti società di Analisi Bioenergetica a livello internazionale.